Sono sempre più numerose le ragazze che si dedicano alle due ruote: la storia di Caterina, una biker a tutto tondo
di Mattia Lo Coco

Nell’immaginario collettivo, il mondo del motociclismo è spesso associato a un predominio maschile. Ma sempre più donne stanno rompendo gli schemi, dimostrando che la passione per le moto non ha genere. Tra loro c’è Caterina Zuti Giachetti, una giovane biker fiorentina, la cui storia testimonia che la passione per le moto può appartenere a chiunque, indipendentemente dal genere. Con un approccio informato e una forte attenzione alla sicurezza, la strada è aperta a tutti, senza eccezioni.
Come utilizzi la tua moto nella vita quotidiana?
Non ho un’auto, la moto è il mio unico mezzo di trasporto. E’ la mia bambina, come dico sempre.
Che moto hai scelto?
Ho scelto la Fantic Caballero Scrambler 500 per il suo design aggressivo e la versatilità. Non sono interessata a corse o gare, ma la moto doveva essere anche comoda per gli spostamenti in città e per qualche viaggio fuori porta. La scrambler si è rivelata la scelta perfetta. Le ruote tassellate sono adatte anche per le strade sterrate.
Come è nata questa passione?
“Non mi è stata passata da nessuno in famiglia o tra gli amici, ma ho iniziato a seguire il MotoGP da piccola, affascinata da piloti come Valentino Rossi. La mia passione per le moto è stata alimentata anche dal desiderio di evadere: lavorando come infermiera all’ospedale, ho sempre cercato un modo per staccare dalla routine, e la moto è diventata il mio rifugio”
Cosa ti ha spinto a riprendere a guidare moto dopo anni di inattività?
“Cinque anni fa, un amico ha comprato una moto usata e mi ha fatto capire che anche io potevo permettermi di averne una. Da lì è ripartita la voglia di averne una, e alla fine ce l’ho fatta. Certo la moto non è un giocattolo, richiede cura e attenzione. Bisogna essere motivati e informati”.
Come donna hai mai affrontato difficoltà nel mondo del motociclismo?
“Non frequento molto il mondo delle moto a causa del lavoro, ma a volte hai la sensazione di dover dimostrare le tue capacità. Devi farti valere, ma non ho mai avuto problemi significativi. Ho notato una certa predisposizione da parte di alcuni meccanici nel dare per scontate le sue conoscenze. È un pregiudizio che può esistere, ma è normale che un professionista parli come se fosse con un suo pari”.
Quali consigli daresti alle giovani donne che vogliono avvicinarsi al motociclismo?
Intanto posso dire che fra le ragazze della mia generazione c’è un crescente interesse verso il motociclismo. Il consiglio è di informarsi bene. È importante capire cosa si desidera e quali sono le esigenze personali. E prima di tutto viene la sicurezza. Anche in estate, nonostante il caldo, è importante indossare le protezioni. Un incidente può avvenire in un attimo e, senza protezioni, il rischio di farsi male è alto.
Hai mai avuto paura?
C’è stato un episodio che mi ha fatto suonare un campanello d’allarme, mi ha fatto capire come è importante stare attenti al massimo. Una macchina è uscita da un parcheggio senza guardare, sono riuscita a schivarla per un pelo.
Come affronti i costi legati al motociclismo?
“Può essere costoso, ma ci sono anche opzioni accessibili, specialmente se si considera l’usato. È fondamentale essere motivati e consapevoli dei costi che un motociclista deve affrontare”.
Caterina, con il suo spirito avventuroso e la determinazione che mostra nel suo lavoro, è un esempio luminoso di come le donne possano eccellere in ogni campo, incluso quello delle due ruote.
L'autrice / autore
Sono Mattia, quello che viaggia sulle due ruote con il vento fra i capelli, pronto a vivere ogni istante al massimo. Amo spingermi ai limiti delle emozioni e vivere in compagnia delle persone che mi fanno vibrare il cuore. Pronti a partire con me in questa avventura piena di sorprese e divertimento? La vita è troppo breve per non godersela fino in fondo!