Sella e Sorrisi: La Storia di Bernardo Cendali e la Fluffy Squad

La passione per le moto, la comunità con cui condividere l’entusiasmo, e il messaggio sulla sicurezza stradale rivolta a tutti i ragazzi

Articolo di Mattia Lo Coco

Firenze, città nota per la sua bellezza storica e culturale, è anche la casa di molti giovani entusiasti che vivono la loro passione per le moto. Fra questi troviamo senza dubbio Bernardo Cendali (su instagram @bernardocendali), un ragazzo di 21 anni che ha legato la sua identità a quella della sua amata Yamaha R125, una special edition realizzata per la MotoGP nel 2019. Questo giovane fiorentino  racconta con entusiasmo come la sua passione per le moto sia fiorita, anche contro le resistenze iniziali dei suoi genitori. 

Il suo amore per i motori è cominciato a 16 anni quando ha preso la patente per il 125 e ha guidato la sua prima moto, una Benelli Tornado Naked. “Sulla moto senti una sensazione stupenda”, racconta con fervore. La libertà che avverte mentre guida è impagabile e la moto diventa un mezzo per evadere dalla quotidianità, per volare su due ruote. “Per me, stare sulla moto è come volare”, afferma con convinzione. 

Bernardo ha personalizzato la sua Yamaha con adesivi e dettagli che ne fanno un pezzo unico, esprimendo così la sua individualità. Piuttosto che cambiare lo scarico con pezzi di marche famose, ha deciso di rendere la sua moto un riflesso della sua personalità, aggiungendo adesivi che rappresentano non solo i suoi interessi ma anche il suo amore per i social.

Dopo cinque anni di esperienze e ricordi indimenticabili in sella, Bernardo ha trovato anche una comunità in cui riconoscersi: la Fluffy Squad. Questo gruppo di biker si distingue per la sua vivacità e per il suo approccio positivo nei confronti del motociclismo. L’idea di indossare un copricasco a forma di coniglio nasce dal desiderio di portare gioia e sorrisi agli altri. “Con un piccolo gesto, riesci a migliorare la giornata delle persone”, spiega Bernardo, riflettendo sull’impatto che ha avuto la sua iniziativa sulla comunità di Firenze.

Con la Fluffy Squad, Bernardo ha partecipato a diverse iniziative, tra cui incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani sulla sicurezza stradale. “Siamo andati a Roma, in una scuola elementare, portando messaggi positivi e nozioni di educazione stradale”, racconta con orgoglio. La sua missione è chiara: sfatare i miti negativi che circondano i motociclisti e dimostrare che sono più di semplici solitari. Vogliono essere un esempio positivo per i giovani e contribuire a cambiare la percezione del motociclismo.

“Essere biker oggi richiede consapevolezza”, afferma con determinazione. Secondo Bernardo, i motociclisti sono spesso considerati la categoria più vulnerabile sulle strade, e per questo è fondamentale avere un’attenzione particolare. “La strada non è una pista”, sottolinea. È fondamentale divertirsi, ma farlo con responsabilità è essenziale per preservare la propria vita e quella degli altri.

La sua ambizione è portare avanti la Fluffy Squad, coinvolgendo sempre più persone in questo progetto che cerca di unire la passione per le moto e la voglia di fare del bene.

Per i giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo delle moto, Bernardo offre consigli pratici e profondi: “Essere consapevoli della propria passione è fondamentale. Navigare nel mondo delle moto può portare a esperienze indimenticabili, ma è necessario essere pronti ad affrontare anche le difficoltà e i rischi”. La sicurezza e la prudenza sono temi ricorrenti nei suoi discorsi, ed è chiaro che Bernardo desidera non solo divertirsi, ma anche proteggere chi lo circonda.

In conclusione, Bernardo Cendali rappresenta la nuova generazione di biker: non solo un ragazzo che ama le moto, ma un ambasciatore per la sicurezza, un promotore della gioia e della comunità. Con il suo copricasco a forma di coniglio e il suo spirito indomito, è pronto a portare il suo messaggio di libertà e positività a tutti coloro che incontrerà lungo la strada. In fondo, il motociclismo è una questione di emozioni, leggerezza e, soprattutto, una profonda connessione con la libertà.