Generazione News all’apertura dell’anno scolastico

Anche quest’anno si è celebrata l’inaugurazione del nuovo anno scolastico “Tutti a Scuola” 2024/2025 lunedì 16 settembre presso il Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari. Con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, è stato un evento memorabile per tutti noi ma in particolare per i giovani in quanto loro sono i veri protagonisti di oggi. Inoltre, questa giornata non era come le altre perché si metteva in luce un patrimonio culturale, sociale, ed artistico prezioso ovvero l’istruzione. Tutto questo è di tanta importanza perché si ribadisce che non in tutto il mondo è presente questo privilegio di cui noi godiamo. L’inaugurazione era davvero toccante. Tre giornaliste della Generazione News, Angelina Scarlett Guerra, Giulia Galletti, e Laura Krstovic, insieme ai membri della Consulta Toscana, hanno fatto parte della delegazione della Toscana, rappresentando al meglio i giovani studenti della nostra regione ad un evento di importanza storica e culturale, dato che si comprendeva la rilevanza di temi molto importanti ai nostri giorni come l’amore, la guerra, la povertà, la musica, la speranza e l’ambizione. Tutte le ore passate ad ascoltare parole di grandi politici e artisti come Arisa o Giovanni Allevi del mondo dello spettacolo, ci mostravano uno sguardo al passato, al presente e al futuro. Si può dire che la celebrazione avvenuta all’inizio dell’anno scolastico voleva dare un messaggio a tutta la gioventù d’oggi ovvero, non abbiate paura del futuro perché è il presente il vostro tempo, il presente è adesso, pensate solamente al presente, a come costruire mattone su mattone e raggiungere ostacoli che al principio potevano sembrare insormontabili.

Tra gli ospiti il più atteso, come ogni anno, è Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ribadito con fermezza: “L’istruzione è un pilastro della Repubblica, perché garantisce la coesione sociale, l’uguaglianza e lo sviluppo”. L’istruzione non è solo un diritto ma un obbligo collettivo. È uno strumento per formare nuove generazioni, future classi dirigenti, lavoratori e cittadini consapevoli. È nelle scuole, nelle università e nei centri di formazione che si costruiscono le basi culturali, scientifiche e morali della nostra democrazia. Senza un sistema educativo forte, inclusivo e di qualità, i valori repubblicani rischiano di essere erosi, poiché solo attraverso l’istruzione si possono garantire pari opportunità e mobilità sociale. Negli ultimi anni il sistema scolastico italiano ha dovuto affrontare numerose sfide: dalla pandemia, alle difficoltà economiche che spesso colpiscono le famiglie meno abbienti, alla crescente necessità di adattare la didattica alle nuove circostanze. Cambiamenti nella tecnologia e nel mercato del lavoro. Ma nonostante questi ostacoli, le scuole italiane hanno mostrato grande resilienza. L’invito del presidente Mattarella è chiaro: dobbiamo continuare a investire con decisione nell’istruzione e garantire che ogni giovane, indipendentemente dalla sua condizione economica o sociale, abbia accesso a un percorso educativo di qualità. Solo così sarà possibile creare una società giusta e solidale, in grado di affrontare le sfide future con competenza e responsabilità. In questo contesto il ruolo degli insegnanti diventa ancora più importante. Sono loro, infatti, i veri protagonisti di questo processo, diffondendo non solo conoscenza ma anche valori, spirito critico e cittadinanza. Insegnare non è un semplice mestiere, ma una missione con l’obiettivo di educare cittadini liberi e consapevoli.

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FOTO: Luca Stemperini

TESTO: Angelina Scarlett, Laura Krstovic, Giulia Galletti

Editing a cura di Marco Gallo

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